“Agiamo insieme: i costruttori, i team e tutti i piloti.”

Il segreto del successo della MotoGP è lo spettacolo, che è il risultato del lavoro svolto da tutti i soggetti coinvolti nella ricerca di normative sostenibili che consentano ai costruttuti di crescere e sviluppare la propria tecnologia e ai team privati di lottare per le migliori posizioni.

 

Carmelo Ezpeleta, titolare del pass numero 001, era in Dorna già dai primi anni ’90, quando aveva ancora solo 10 dipendenti. Ora la società conta oltre 400 dipendenti e sei costruttori stanno lottando per conquistare punti nel campionato.

 

Qual è la chiave del successo della MotoGP?

 

Il sistema di concessione – che consente ai costruttori che non hanno vinto neanche una gara di utilizzare più motori, un serbatoio di carburante più grande, più peso e più giornate di test – ha aiutato i team che hanno avuto meno successo a crescere. Ciò è stato possibile grazie alla generosità dei team vincitori. La sola ECU [pacchetto elettronico], un buon accordo economico con i team e un unico fornitore di pneumatici sono gli elementi che hanno contribuito a controllare i costi e mantenere competitivo il campionato.

 

L’aerodinamica è la nuova sfida per lo sviluppo?

 

È chiaro che dobbiamo controllare i crescenti costi dell’aerodinamica. È un fattore che dobbiamo considerare perché fa parte dello sviluppo tecnologico, ma non deve essere il fattore principale per poter vincere.

 

Qual è il futuro del calendario MotoGP ™?

 

L’obiettivo è arrivare a 20-21 gare, mantenendo quelle europee e aumentando le overseas. Stiamo esplorando nuovi mercati in Asia e in Sud America. Siamo già in Argentina e stiamo valutando Messico e Brasile.

 

Come vede la lotta per il titolo?

 

La mia unica preoccupazione è che non ci siano incidenti.

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